Descrizione
Vi sono presenze preistoriche nel comune: si rifanno a due civiltà non molto lontane, la prima agli insediamenti palafitticoli del basso lago di Garda, dell'età del bronzo, con reperti occasionali fatti di ceramiche, ossa di animali e focolari. Forse non erano resti di popolazioni stanziali locali. Di questi insediamenti ne furono trovate tracce nel XIX secolo nella località Tremolina. Il secondo insediamento, più importante, venne fatto a Castion. Un abitato simile a quelli trovati ad Este ed appartenenti alla civiltà degli antichi Veneti.
Erbé fu abitato stabilmente dai longobardi, che stabilirono una minima entità amministrativa, il vicus. Probabilmente si sostituirono ai discendenti degli antichi Veneti nel controllo della zona. Da zona autonoma divenne feudo monastico nell'823, quando re Berengario I assegnò le terre all'abazia benedettina di San Zeno. Per le dispute di confine con Mantova fu costruito un castello per difesa intorno all'anno 1000. Il feudo monastico ebbe il massimo splendore nel 1668 quando incorporò le zone di Roncolevà, Moratica, San Pietro in Valle, Granarolo e Trevenzuolo. Il feudo durò fino al 1797 anno in cui Napoleone lo abolì incorporando parte dei domini dell'abazia che in parte finirono nel demanio austriaco. Erbè non segui lo stesso percorso, divenne libero comune.